domenica 22 marzo 2015

Nuovi nomi dello stare bene

Mantenersi in forma con sana alimentazione e tanto sport è diventato (per fortuna) anche una modae così il business del fitness si inventa nuovi modi per fare sport; andare in palestra, allenarsi, sudare non è mai stato divertente come ora! La scelta è sempre più vasta e le opportunità sono sempre nuove anche per chi ha dovuto, da sempre rinunciare allo sport per problemi di resistenza, o problemi fisici come ad esempio quelli alla schiena.
Un rivoluzionario modo di fare sport è stato introdotto dal Soft Fitness, un tipo di disciplina che parte dal fitness e lo combina con la ginnastica dolce; i benefici sono di vario tipo: muscolare, psicofisico, posturale....ma vediamo nello specifico qualche allenamento :
Body Samphony
E' una disciplina studiata per tonificare e allungare i muscoli e dare al contempo relax grazie ad esercizi di stretching che si accompagnano all'ascolto di Bach e Chopin.
Acroyoga
Intuibile già dal suo nome, l'acroyoga è l'unione di yoga e ginnastica acrobatica e il suo scopo è quello di rimanere sospesi per aria; ovviamente il risultato è garantito perchè svolto in coppia e, quindi, la sospensione è data dal sostegno del compagno. I benefici di questa disciplina vanno da quelli fisici, specie alla schiena e alla colonna vertebrale, a quelli emotivi proprio perchè favoriscono uno sviluppo dell'autostima e di fiducia nell'altro.
 Antigravity
Nella sua versione più recente di connubio fra yoga, pilates, ginnastica ritmica e danza, questa forma di soft fitness avviene in sospensione (da qui l'assenza di gravità) con l'utilizzo di una corda elastica e offre grandi benefici per chi soffre di cervicale.
 Flowing
E' un tipo di allenamento che utilizza l'attrito che si crea fra la board, tavola d'appoggio utilizzata, e dei pads usati per mani e piedi; il risultato è quello di un esteso potenziamento della massa muscolare.
Il benessere fisico si sposa anche con il relax,  l'allenamento attiva anche la sfera emozionale mentre un nuovo concetto di lentezza si sposa  con queste nuove discipline.
E voi quale forma privilegiate? Avete già individuato qualche centro che offre queste nuove discipline?

giovedì 18 dicembre 2014

Un augurio per la vita

E vidi quel mare come lo desideravo, quel cielo come sognavo e poi vidi che il giorno non è uguale alla notte, e quel cielo e quel mare potevano essere qualcos' altro dai miei sogni.

Mi sarebbe piaciuto in egual misura?
Difficile a dirsi. Ad ogni modo la notte continuava a lasciare il posto al giorno, che a sua volta ridava alla notte il suo tempo e così ancora,  inesorabilmente. 
Poi vidi che anche i giorni che correvano non erano mai identici e così anche per la notte che, per quanto fosse buia, non ve n'era mai una uguale. Anche la mia pelle e i miei capelli cambiavano.
Auguro a a me e a tutti voi - per questo Natale - la capacità di accogliere i naturali cambiamenti della vita.

domenica 31 agosto 2014

Nuove geometrie

Attenzione alle forme geometriche: si passa dalle linee essenziali della "moda concettuale" a quelle degli accessori:
Geometrie interconnesse che evocano alcune delle opere di Escher ...
Forme essenziali come fili che connettono parti del corpo, lo ricamano, lo incorniciano...

Ispiratevi... io ho già iniziato:

mercoledì 27 agosto 2014

L'araba fenice


 Se 10 anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei avuto un marito ed un figlio, con buone probabilità gli avrei riso in faccia; dopo, al solo pensiero, mi sarei fatta venire l'orticaria! Se affermo questo, ovviamente,  è perché sono sposata ed ho un bimbo da 3 anni.  
Felicemente? Si. 
Senza difficoltà? No,  nella maniera più assoluta. 
A pensarla a ritroso - o come si dice in questi casi : "col senno del poi" la mia sembra una Storia semiseria di una mamma....beh anche di una donna...o meglio di una me, anzi di tutte le "me" che ho potuto sperimentare; una carrellata di esperienze in cui ho fatto tutto o quasi tutto ciò a cui ho sempre detto: "io mai farò,  sarò,  dirò questo,  quell'altro...."bla bla e stronzate simili! Nonostante il mio essere creatura informe o se preferite persona eclettica è stato difficile ricostruirmi dopo la frantumazione del post-parto.
  "Mens sana in corpore sano" giusto? Beh è arrivata prima la mens...sul corpore ci sto ancora lavorando. Si sente dire spesso che la maternità ti cambia e posso affermare con risolutezza che non si tratta solo di "voci di corridoio" come quelle che possono girare nel paesino e che - magari - sono pure un po gonfiate.  No. Questa "voce" è proprio vera, tutta vera: la maternità ci cambia. Ma chi è che non cambia? Chi per un momento o un periodo della propria vita non ha mai messo in atto una rivoluzione personale,  una mutazione radicale o pure graduale? La maternità ci cambia, certo; ci cambia come una di quelle esperienze totalizzanti per cui tutto ciò che era prima non sarà mai più la stessa cosa.
  Paura vero? Ma chi può pensare di rimanere sempre la stessa persona per tutta la vita?
Una volta appurato sulla mia pelle - e su quella del mio paziente marito - che le cose posso sfuggire al mio contollo e alla mia comprensione ho finalmente assaporato il piacere della maternità e della mia ritrovata femminilità. Non sono stata esente da crisi isteriche e paranoie e, per non farmi mancare niente, anche il mio matrimonio stava per andare irrimediabilmente alla deriva. Tutto,  proprio tutto il mio mondo si stava ricreando dopo il parto ed io, come un'araba fenice, un pò sovrappeso risorgevo dalle mie stesse ceneri: mi ero data fuoco e non per annientare tutto ciò che ero, ma per non dimenticare nulla di me; perché quel salto nel vuoto che è la maternità non mi lasciasse solo in compagnia della madre, ma della donna, della moglie,  dell'amica....

Con un bambino che si fida incondizionatamente di me ho voluto recuperare in me tutta la coscienza del mio essere donna accettando quelle sfumature che il mondo - governato dagli uomini e da una visone maschile - ha sempre classificato in accezione negativa.
Mi barcameno tra un "salto" al lavoro un sushi con le amiche e cammino scrivendo post per il blog; gioco a nascondino mentre faccio spesa e quando esco con "lui, il mio piccolo lui" si quadruplicano i tempi di spostamento; non sempre è tutto divertente o “spassoso”, eppure vivo in una città che - per quanto io possa amare - non è affatto accogliente per famiglie “sole”. 
Esatto: io e mio marito! Siamo solo in due e tutto il resto delle nostre famiglie ad almeno 300 km di distanza da noi; questo significa che spesa, attese alla posta, mercatini vari, una cena con amici, un aperitivo fuori ecc Samuele li vive con noi e questo nel bene o nel male. E che fare? Di certo non posso sempre imporgli i miei tempi o non posso uscire solo pensando a lui, e così ogni uscita diventa un’avventura e una scoperta continua oltre che un tempo infinito per fare la metà delle cose: mentre si aspetta al banco del pesce giochiamo a calpestarci i piedi, o camminando per la città  le cabine per fare le foto si trasformano in piccole casette, e l’attesa dell’autobus e il percorso nei mezzi è il momento più alto di public-relations. 
 Mettendo da parte la scaletta delle priorità - che ad esser sincera non ho mai avuto - faccio “spallucce” al tempo e semplicemente MI DIVERTO con mio figlio: ho bisogno di sentire che il tempo che trascrro con lui è qualitativamente intenso anche perchè - forse egoisticamente - ho anche la necessità di prendere le distanze da tutto questo e allora, vesto i panni della blogger a caccia di occasioni tra i mercatini romani, o mi spoglio dei miei abiti per un hammam con le amiche o semplicemente mi prendo un weekend tutto per me lasciando i miei uomini in giro per il mondo. Non so come riusciamo a combinare tutto, eppure io e mio marito, fra scontri feroci, conflitti, grossi rancori o peggio distacchi lunghissimi, in qualche modo abbiamo tenuto duro per non fossilizzarci in ruoli chiusi, per lasciare libero lo spazio individuale di ciascuno di noi - compreso quello di Samuele - e continuare a fare tutto ciò che ci ha sempre fatto stare bene  non vivendo Samuele come un’impedimento, ma come un’amore con cui condividere le nostre passioni: noi entriamo nel suo mondo e lui nel nostro.
  Anche se con molto meno sesso, molto meno tempo libero, prendendomi cura di me riesco a dedicarmi anche meglio a lui: il piccolo Samuele! Non mi perdo nulla delle sue trasformazioni e cerco,  mio malgrado, di tenere il passo, di non rimanere troppo indietro; prima o poi, comunque, si formerà una distanza che non dovrá essere colmata perchè si chiama "distacco generazionale" ed è ciò che lo allontanerá dal mio mondo per consegnarlo al futuro.
 Dedicato a Carla Goldoni 
questo post nasce grazie a lei.

lunedì 25 agosto 2014

MALE INSPIRATION

Dedicato a tutti gli uomini che, prima o poi dovranno acquistare un abito per un matrimonio o un colloquio di lavoro;
a quegli uomini che non hanno mai avuto un pezzo classico nel proprio armadio e che non vorrebbereo mai apparire  rigidi o banali,
che vorrebbero vestire con un tocco di eleganza ma anche di modernità.
 A tutti gli uomini che hanno voglia di sperimentare nuovi modi di indossare pezzi classici

...perchè non solo alle donne è concesso l'estro e la creatività nella moda; perchè lo stile è anche un modo d'essere
di amare il particolare e di contaminare gli stili, sovrapporre i registri.

 Dedicato a chi è in cerca di uno stile, o a chi semplicemente vuole cambiare gradualmente


sempre ricordandosi chi è e chi potrebbe diventare.... Dedicato a tutti gli uomini capaci di rinnovarsi e reinventarsi
MA LUI LO DEDICO A ME:

mercoledì 20 agosto 2014

Ispirazioni

Mi capita spesso d'indossare abiti o creare accostamenti che risultano originali e mi sento dire "Questo abito se lo avessi visto io non lo avrei mai preso, ma indossato così è proprio particolare" oppure "Ma dove trovi tutte queste cosine?" o ancora "Carino, ma non mi è mai venuto in mente di indossare una gonna con questa maglia".
 Non intendo fare dell'autocompiacimento, anzi, vorrei piuttosto affermare che nelle mie scelte di stile non c'è nulla di tanto originale, ma è tutto ISPIRAZIONE.
Mi piace  guardare riviste, vetrine, blog e tutto ciò che possa darmi indizi e suggerimenti su ciò che indosserò domani.
 Non devo necessariamente acquistare per intero l'outfit che mi è piaciuto, ma accogliere un'idea, provare un accostamento nuovo, mai provato o pensato prima


E così posso tentare un particolare MIX DI TESSUTI oppure giocare con le lunghesse e i volumi di capi d'abbigliamento o di accessori.
Posso essere glamour oggi e vintage o bon-ton domani semplicemento ripescando dall'armadio quella vecchia gonna o quel pullover...
... o addirittura azzardare con un tocco di animalier senza appesantire il mio outfit mantenendo anche un tocco chic.

E quando sono proprio ispirata posso sperimentare outfit estrosi anche rubando dall'armadio di mio marito...
... o personalizzare un capo vecchio o anonimo con le mie stesse mani!
Tutto guesto solo GUARDANDO...
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