martedì 20 novembre 2012

Da Clio make-up a Come ti vesti? e Guardaroba perfetto


Di recente ho letto un articolo in cui si annunciava che le giornaliste di moda dichiaravano guerra alle fashion blogger lasciando alle maison la scelta: alle sfilate o le blogger o le giornaliste.
Non voglio addentrarmi nel merito della discussione, ma tutto questo mi fa riflettere su varie cose e su alcune scelte che il web e la televisone stanno seguendo.

Innanzi tutto dico - con grande ovvietà - iniziata una moda, sulla rete si trova di tutto e anche di troppo: è il bello e il brutto della grande libertà che ci offre il web. Libertà di scrivere, di opinione, gusto e religione ecc...Spetta a noi fare una cernita fra quello che reputiamo utile, interessante piuttosto che autoreferenziale o addirittura spazzatura.
In secondo luogo, il pullulare di fashion blog e di fashion blogger, ovviamente è un ottimo VIRAL MARKETING per le maison e le grandi marche, specie se consideriamo che la maggior parte dei blog di moda parla proprio dei grandi brand.

Certo, sembra di assistere ad una continua pubblicità che passa dalle sfilate più chic, alle immagini graficamente più elaborate, al blog più seguito ma, in tutto questo noi - donne comuni, gente che vive la crisi e che non vive tra sfilate e make-up artis - dove siamo? E' possibile che per parlare di moda bisogna per forza indossare un abito Gucci o calzare delle Montblank?
Quando si scatena una tendenza risulta difficile, poi, riuscire a trovare qualcosa di diverso e originale, e - in questo caso - di utile e pragmatico; eppure mi piace pensare che c’è una tendenza che sta nascendo; che si fa strada un’idea di moda e di fashion che si ridimensiona in questo nostro difficile periodo storico.




Perchè Clio ha avuto tanto seguito e tanto successo?
Perchè i tutorial sono chiari, utili e pragmatici.
Perchè si rivolge a tutti, e a tutti i tipi di tasche; parla alla gente comune, a donne che si truccano da sole e che se acquistano da Kiko perchè costa di meno piuttosto che Mac o Myface va bene comunque. Clio parla ad un pubblico reale e vasto, i suoi tutorial non sono autoreferenziali (guardate quanto sono bella e brava) e i suoi consigli sono facilmente riproducibili.


Tutti voi conoscerete sicuramente la trasmissione "Ma come ti vesti?" e "Guardaroba perfetto"; anche in questo caso la "spietata" coppia che ricreava il look a persone comuni ha avuto una sua personale trasformazione - secondo me molto più "contemporanea".






Da un iniziale “guarda come ti faccio spedete 1500 € per tre soli outfit” ora ci viene suggerito “ricicliamo il guardaroba con le donazioni ad Humana e reinventiamo con quello che già abbiamo” … e il tutto senza spendere nulla!







La realtà che stiamo vivendo è dura e difficile, e rifuggiare in dispendiosi svaghi è praticamente inconciliabile; ce lo dice tutto, dagli sconti anticipati presenti ormai in qualunque negozio alle tendenze di certe trasmissioni; se, dunque, la televisione - in qualche modo - viene a casa nostra, allora perchè il blog deve tendere ad un mondo di nicchia e di minoranza?

Quando ho iniziato a scrivere la mia tesi di laurea, il mio relatore mi disse di scegliere - innanzitutto - il pubblico a cui decidevo di rivolgermi; per lo stesso motivo Charlize Theron vestirà anche Louis Vuitton ma, proprio perchè se lo può permettere, non avrà mai bisogno di cercare nel mio blog un outfit per lei.....
Dunque a chi vogliamo parlare?
Continueremo a sognare quello che non possiamo avere?
O peggio ancora arriveremo a spendere 150 € per una borsa con uno stipendio di 800 €?

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